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Riduzione Numero Parlamentari: Quando entra in vigore? Cosa cambia?

Riduzione numero parlamentari quando entra in vigore

Riduzione numero parlamentari quando entra in vigore e quali sono i risparmi per lo Stato? La normativa sulla riduzione del numero di deputati e senatori in Parlamento ha creato non poche polemiche sin dalle prime fasi della proposta di legge. Vediamo il travagliato percorso di questa legge e come funziona oggi anche per capire quanto costa la politica italiana.

Come funziona il taglio dei parlamentari

Riduzione numero dei parlamentari quando entra in vigore e quanto si risparmia
Roma

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 19 ottobre 2020, la legge sul taglio dei parlamentari fu soggetta a un referendum costituzionale dal titolo Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari. Comportava un cambiamento nell’organizzazione delle istituzioni nazionali e questa chiamata alle urne fu la quarta della Storia della Repubblica Italiana. La normativa prevede il taglio del 36,5% dei seggi per gli eletti. Così i senatori passano da 315 a 200, mentre i deputati passano da 630 a 400. Il referendum non prevedeva un numero minimo di elettori per poter rendere effettivo il risultato (il cosiddetto quorum).

La riforma è in quattro punti, evidenziati in altrettanti articoli:

  • Il primo fissa il numero dei deputati da 630 a 400, mentre per la Circoscrizione Estero (i deputati eletti dagli italiani residenti all’estero) si va da 12 a 8;
  • Il secondo riduce i senatori da 315 a 200, riducendo i senatori della Circoscrizione estero da 6 a 4 e abbassando il numero di senatori per Regione da 7 a 3. Le province autonome di Trento e Bolzano si assicurano 3 senatori, mentre Molise e Basilicata mantengono intatto il numero dei senatori (3 tra tutte e due);
  • Il terzo punto riguarda i senatori a vita che il Presidente della Repubblica può nominare. Infatti, con la nuova legge i senatori a vita presenti non possono essere più di 5;
  • Il quarto e ultimo articolo indica la riduzione del numero dei parlamentari quando entra in vigore.

Quanto si risparmia con il taglio dei parlamentari

Riduzione numero dei parlamentari quando entra in vigore e come funziona il taglio dei parlamentari
Bandiera italiana

Stando a una stima pubblicata da IlSole24Ore a ottobre 2022, il taglio dei parlamentari ha portato a un risparmio di 60 milioni di euro per lo Stato. Infatti, oltre al numero di deputati e senatori, devi pensare anche a tutte le persone che ruotano attorno a un parlamentare: segretari, portaborse, autisti, ecc. Il calcolo è stato basato dalla testata giornalistica anche sul fatto che i posti tagliati hanno comportato una minore spesa per le indennità, con particolare riferimento per la diaria.

L’operazione ha avuto anche un costo di 2.000 euro al Senato per eliminare i posti a sedere non più necessari, mentre alla Camera si è preferito lasciare vuoti i posti a sedere più in alto senza procedere a particolari lavori. Le commissioni parlamentari si sono dovute organizzare di conseguenza per poter proseguire i lavori con meno rappresentanti.

Quale partito ha proposto il taglio dei parlamentari

Riduzione numero dei parlamentari quando entra in vigore e quale partito ha proposto il taglio dei parlamentari
Scorcio Vittoriano

Il taglio dei parlamentari è stato fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, che lo aveva inserito nel suo programma di Governo in vista delle elezioni 2018. La prima proposta di legge risale al 4 aprile 2018. Con il Governo Conte II il Movimento sottoscrive un accordo con il Partito Democratico e con Liberi e Uguali dove si prevede anche questa riforma. Nel 2019 il Senato approva la riforma, che passa di nuovo alla Camera. Il percorso resta travagliato, accanto a una prima richiesta di referendum da parte dei Radicali, che all’inizio non riesce a ottenere abbastanza firme.

Il 10 gennaio 2020 arriva alla Corte di Cassazione un’altra richiesta di referendum, stavolta da parte di 71 senatori. Il successivo 23 gennaio la Corte accetta la richiesta e il Consiglio dei Ministri indica il 29 marzo 2020 come data utile per il referendum. La pandemia fa slittare il referendum al 20 – 21 settembre 2020.

Con il referendum gli italiani hanno scelto per il taglio dei parlamentari, che è entrato poi in Costituzione.

Riduzione numero parlamentari, quando entra in vigore

Riduzione numero parlamentari quando entra in vigore secondo la legge
Monumenti di Roma

La riduzione del numero dei parlamentari quando entra in vigore? In realtà, è già attiva. Infatti, la normativa prevedeva il nuovo numero dei parlamentari già alla prima tornata elettorale successiva alla riforma. Quindi, il Parlamento Italiano funziona con il numero ridotto dei parlamentari già dal Governo Meloni I.

Quanto guadagna un deputato? La risposta arriva direttamente dalla Camera dei Deputati, che ha creato una pagina con tutte le indicazioni. Un deputato ha diritto a 5.000 euro netti al mese a cui si aggiungono le indennità per un importo finale di 10.435 euro lordi. L’importo lordo scende a 9.975 euro se il deputato ha un altro lavoro. Sono previsti anche una serie di rimborsi spese per sostenere gli stipendi dei collaboratori più stretti. I parlamentari devono pagare i contributi pensionistici con un 8,8% su quanto guadagnano e di recente si è parlato anche di un ritorno dei vitalizi dopo il taglio della scorsa legislatura.

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