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Rapporto aeroilluminante: norme 2024

Rapporto aeroilluminante: norme 2024

Il rapporto aeroilluminante è un indice che misura il rapporto tra la superficie finestrata di un locale e la sua superficie pavimentata. In parole semplici, indica quanta luce naturale entra in un ambiente rispetto alla sua superficie.

La luce è fondamentale per la nostra vita e vivere in ambienti salubri e con basse concentrazioni di agenti inquinanti è importante per prevenire allergie, problemi respiratori e patologie cardiovascolari.

Il rapporto aeroilluminante fa parte del benessere abitativo, mantenere gli edifici in maniera ottimale e dare la possibilità di verificare che ciascuno spazio abbia la quantità di luce ed aria necessaria.

rapporto aeroilluminante
vetrata in un soggiorno

Come si calcola il R.A.I.?

Il rapporto aeroilluminante, (R.A.I.), definisce la quantità di luce solare ed aria che entra in un vano in relazione alla sua superficie pavimentata. Il R.A.I. si calcola dividendo la superficie utile delle finestre presenti nel vano per la superficie netta pavimentata. Il valore minimo per un locale abitabile è di 1/8, ossia 0,125.

R.A.I. = superficie finestrata utile / superficie pavimentata

Il rapporto R.A.I. si scompone in:

  1. R.I. o Rapporto Illuminante, in riferimento alla superficie illuminante utile, ovvero la somma delle superfici vetrate attraverso cui passa la luce;
  2. R.A. o Rapporto Aerante, in riferimento alla superficie aerante utile, ovvero la somma delle superfici vetrate attraverso cui passa l’aria.

Perché il rapporto aeroilluminante è importante?

Il rapporto aeroilluminante è importante perché garantisce un adeguato livello di illuminazione naturale negli ambienti, favorendo il benessere psico-fisico degli occupanti. Inoltre, una buona illuminazione naturale può ridurre il consumo di energia elettrica per l’illuminazione artificiale.

Come cambiano le norme nel 2024?

Le norme relative al rapporto aeroilluminante risalgono al decreto ministeriale del 5 luglio 1975 relativa ai requisiti igienico-sanitari degli alloggi.

  • Un RAI minimo di 1/8 (0,125) per tutti i locali d’abitazione, ad eccezione di:
    • Servizi igienici
    • Disimpegni
    • Corridoi
    • Vani scala
    • Ripostigli
  • Un RAI minimo di 1/6 (0,167) per le stanze di soggiorno e le camere da letto.
  • Un RAI minimo di 1/5 (0,2) per i locali adibiti a lavoro.
  • Un RAI minimo di 1/4 (0,25) per le aule didattiche.

La norma specifica inoltre che:

  • L’ampiezza delle finestre deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio (FLDm) non inferiore al 2%.
  • La superficie finestrata apribile non deve essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento.
  • Le finestre devono essere disposte in modo da garantire una distribuzione uniforme della luce naturale nel locale.

La normativa del 5 luglio 1975 è stata aggiornata nel 2015 con il Decreto Requisiti Minimi (D.M. 26 giugno 2015).

Dal 1° gennaio 2024, le norme relative al rapporto aeroilluminante cambiano in Italia. Le nuove disposizioni, contenute nel Decreto Requisiti Minimi (D.M. 26 giugno 2015), prevedono un aumento del valore minimo del RAI per alcuni tipi di locali:

  • Abitazioni: il RAI minimo passa da 1/8 a 1/6 (0,167) per le stanze di soggiorno e le camere da letto.
  • Uffici: il RAI minimo passa da 1/8 a 1/5 (0,2) per i locali adibiti a lavoro.
  • Scuole: il RAI minimo passa da 1/8 a 1/4 (0,25) per le aule didattiche.

Cosa fare se il RAI non è conforme?

Se il RAI di un locale non è conforme alle nuove norme, è necessario eseguire dei lavori di adeguamento. Le possibili soluzioni possono includere:

  • Aumentare la superficie delle finestre esistenti.
  • Creare nuove aperture finestrate.
  • Installare sistemi di illuminazione naturale artificiale.

Le principali novità sono:

  • Aumento del valore minimo del R.A.I. a 1/6, ossia 0,167.
  • Obbligo di dotare tutti i locali abitabili di almeno una finestra apribile.
  • Introduzione di nuovi criteri per il calcolo del R.A.I., che tengono conto dell’orientamento e della tipologia di finestre.

Cosa significa questo per i cittadini?

I cittadini dovranno verificare se i loro immobili rispettano le nuove norme sul R.A.I.. In caso contrario, dovranno effettuare degli interventi di adeguamento, come l’installazione di nuove finestre o l’ampliamento di quelle esistenti.

Quali sono le sanzioni per il mancato rispetto delle norme?

Le sanzioni per il mancato rispetto delle norme sul R.A.I. possono variare da 516 a 3.098 euro.