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Caldaia a ioni: il futuro del riscaldamento domestico

Una fiamma

L’evoluzione delle tecnologie nel settore del riscaldamento domestico sta aprendo la strada a soluzioni innovative e sostenibili, e tra queste spicca la caldaia a ioni. Un’alternativa rivoluzionaria alle tradizionali caldaie a gas, questa tecnologia promette di cambiare il panorama dell’approvvigionamento energetico nelle nostre case, offrendo un sistema più efficiente ed ecologico. Vediamo qui di seguito come funziona questo tipo di dispositivo, perché può essere una valida alternativa ad altre modalità classiche di riscaldamento e, dunque, perché potrebbe rappresentare “il futuro” garatendoci tepore nei mesi più freddi dell’anno.

Indice

Che cos’è e come funziona una caldaia a ioni

I vantaggi offerti

I limiti

Che cos’è e come funziona una caldaia a ioni

Un piccolo fiammifero acceso e piegato
Un fiammifero acceso

Si tratta di un dispositivo elettrico innovativo progettato per riscaldare un fluido termovettore tramite un processo elettro-fisico anziché l’utilizzo di resistenze elettriche convenzionali. Questo metodo sfrutta una reazione elettro-fisica che comporta la dissociazione delle molecole di un fluido composito appositamente creato, ottimizzato per massimizzare l’efficienza del dispositivo. Mediante l’applicazione di energia elettrica alternata a una frequenza di 50 Hz agli elettrodi (anodo e catodo), si induce una trasmutazione degli ioni presenti nel fluido. Questi ioni si muovono tra gli elettrodi a una frequenza di 50 oscillazioni al secondo, raggiungendo una straordinaria velocità di 280 km al secondo, generando istantaneamente un intenso calore.

La potenza nominale nel circuito primario viene raggiunta in tempi estremamente brevi, circa 5 volte più velocemente rispetto a una caldaia a gas tradizionale. Quando la cella ionica viene spenta, la temperatura continua ad aumentare di alcuni gradi prima di diminuire gradualmente fino alla temperatura minima impostata dall’utente. Grazie al fenomeno di dissociazione ionica e alla composizione interna della cella alcune di queste caldaie consentono un consumo di energia elettrica di soli 20/30 minuti, ma producendo calore per altri 50/60 minuti.

Le performance della caldaia ionica non è nemmeno lontanamente equiparabile a una pompa di calorem ma risulta notevolmente superiore, raggiungendo da 2 a 3 volte la potenza nominale della caldaia, indipendentemente dalla temperatura esterna. Si tratta, evidentemente, di un punto a suo favore davvero molto interessante.

I vantaggi offerti

Alla luce delle sue caratteristiche risulta evidente come i punti di forza di una soluzione simile siano numerosi. Tra quelli che vale la pena di evidenziare troviamo in particolare:

  • Zero bollette gas: non basandosi sull’utilizzo di gas, va da sé che i consumi e dunque i costi in bolletta saranno azzerati.
  • Emissioni di CO2 pari a zero: anche in questo caso non utilizzando il gas naturale non emette emissioni come il riscaldamento classico.
  • Assenza di una canna fumaria
  • Assenza di uno scarico di condensa
  • Alte prestazioni energetiche
  • Risparmio energetico fino ed oltre al 39%
  • Alta compatibilità con pannelli solari e fotovoltaico

Ci sono anche molti altri elementi molto positivi che ci potrebbero portare a fare questo tipo di scelta per il nostro riscaldamento: una caldaia a ioni, per esempio garantisce una resa costante anche a temperature estremamente rigide (fino a -40°), non richiede alcuna manuntezione annuale e garantisce elevati standard di sicurezza.

I limiti

Le caldaie a ioni potrebbero rappresentare il futuro del riscaldamento nelle nostre case: scopriami qui insieme il perché.
Dispositivo per il riscaldamento da esterni

Può avere senso, in ogni caso, sottolineare anche quelli che possono essere i difetti insiti in una soluzione del genere. Il problema principale associato ad una caldaia ionica consiste nella sua notevole incertezza operativa e, pur essendo utilizzata in misura limitata in Italia, la mancanza di studi e ricerche approfonditi rende difficile definirla come un sistema di riscaldamento efficiente a lungo termine. Bisognerà dunque attendere molti anni per poter riuscire ad arrivare delle conclusioni più certe e definitive in merito.

Ma non finisce qui. Un altro aspetto critico è il fatto che la caldaia ionica può essere impiegata solo in determinari contesti, ad esempio in situazioni in cui sono stati già installati in precedenza degli impianti fotovoltaici. Questo vincolo riduce significativamente la sua applicabilità nelle abitazioni della maggior parte degli italiani, limitando la possibilità di sperimentare questo tipo di sistema di riscaldamento e valutarne la durabilità nel tempo. Anche in questo senso affinché si possa parlare di una soluzione realmente efficace bisognerà attendere ancora del tempo.

Un ulteriore elemento che andrebbe considerato è il costo di un dispositivo del genere, generalmente più alto rispetto a quello di altre soluzioni. Installare una caldaia a ioni può infatti venire a costare ad un cliente tra i 2.200 e i 3.300 euro. Molto diverso invece è il discorso per quanto riguarda una caldaia elettrica, che a seconda della potenza di norma costa tra i 400 e i 1.200 euro.

Ad ogni modo, al di là dei suoi limiti, la caldaia a ioni è sicuramente una valida opzione se guardiamo alla sostenibilità: considerato che l‘Unione Europea starebbe (a quanto pare) considerando la messa al bando delle caldaie a gas questa soluzione potrebbe senza dubbio essere una delle migliori in circolazione per chi ha a cuore la salvaguardia dell’ambiente.

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