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Misurare i consumi elettrici in casa: 3 strumenti utili

Una lampadina posata su una lavagnetta

La gestione consapevole dei consumi elettrici in casa è fondamentale non solo per ridurre le bollette, ma anche per contribuire alla sostenibilità ambientale, fondamentale oggi più che mai. Monitorare il consumo di energia è il primo passo per identificare le aree in cui è possibile risparmiare. Ma quali tipo di strumenti si possono utilizzare? Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere a riguardo per riuscire a risparmiare.

Indice

Perché monitorare i consumi elettrici

Scopriamo insieme quali sono tutte le possibili soluzioni utili per monitorare i consumi di energia elettrica in casa.
Lampadina accesa

Tenere sotto controllo le modalità con cui utilizziamo l’energia elettrica quotidianamente non dovrebbe essere visto come un fastidio o una limitazione, anche perché a nessuno viene chiesto di vivere al buio o di fare sacrifici insostenibili. Riuscire a utilizzare i dispositivi collegati alla corrente nella maniera corretta, senza esagerare, fa parte di quei gesti di buon senso che dovremmo applicare nella vita di tutti i giorni. Le piccole accortezze che possiamo avere fanno bene non soltanto al nostro portafoglio ma anche al pianeta Terra. Pensiamo ad esempio a quando usiamo la lavatrice o la lavastoviglie senza riempirle, oppure senza selezionare la funzione “eco”. Un altro trucchetto può essere usare questi elettrodomestici di sera o di notte, considerato che queste fasce orarie di norma sono più convenienti di altre. Monitorando da vicino i consumi ci renderemo conto di tutti quegli inutili sprechi che potremmo evitare: a lungo andare, a livello delle bollette, noteremo (eccome) la differenza.

I. Il misuratore elettrico

Il misuratore elettrico è un piccolo apparecchio che ci consente di visualizzare il consumo di corrente istantaneo ma anche di memorizzare i dati, per monitorarne l’andamento nel tempo. Questo prezioso dispositivo è in grado di tenere sotto controllo i dati dek contatore mostrando l’andamento dei consumi di un singolo elettrodomestico, ma anche (se necessario) dell’intera abitazione. Si tratta, dunque, di un utile alleato che ci aiuterà a capire quanti consumi sono collegati, per esempio, all’uso della lavatrice o del condizionatore d’estate. Di modelli in commercio ne esistono diversi, che riportiamo qui sotto per completezza d’informazione:

  • Il misuratore di consumo elettrico da quadro: è lo strumento più tradizionale e diffuso e può essere collegato direttamente alle prese elettriche di qualunque stanza dell’abitazione. Presenta diversi vantaggi: installarlo è semplicissimo, occupa pochissimo spazio ed è molto economico.
  • Il misuratore di consumo elettrico Wi-Fi: rispetto allo strumento sopra citato, che permette solo la visualizzazione istantanea, assicura qualche vantaggio in più. Attraverso un misuratore Wi-Fi si può infatti controllare l’andamento dei consumi nel corso del tempo, leggendo su un display touchscreen una quantità di dati molto più ricca rispetto al misuratore classico. Il bello, inoltre, è che con questo dispositivo si possono controllare anche le prese a distanza.

2. I sistemi di monitoraggio elettrico

Ecco tutto quello che c'è da sapere sugli strumenti utili che possiamo utilizzare per registare i consumi di energia elettrica all'interno delle nostre case.

Lampadine accese

Un’altra soluzione interessante può essere rappresentata dai sistemi di monitoraggio elettrico, che secondo quanto emerso dal rapporto Digital Energy pubblicato dal Politecnico di Milano nel febbraio 2019 possono condurre a una riduzione media dei costi energetici e dei consumi del 15%. Inoltre, tali sistemi sono in grado di abbassare i costi totali dell’elettricità fino al 5%.

Questo tipo di sistemi forniscono in tempo reale KPI (Key Performance Indicator) e consumi di ogni vettore energetico impiegato (il principio vale non solo per l’energia elettrica, ma anche per il gas metano, il vapore ecc.). Avendo a disposizione una grande quantità di dati e un’approfondita reportistica avremo così la possibilità di modificare le nostre abitudiini di conseguenza.

Il monitoraggio energetico è composto di tre elementi: l’infrastruttura fisica (vale a dire i sensori e gli strumenti di monitoraggio), l’infrastruttura di rete (che può essere cablata o wireless) e una piattaforma software per la raccolta e la gestione dei dati rilevati. Si possono effettuare misurazioni attraverso misuratori standard o di tipologia MID: questi ultimi certificano la misurazione e consentono di avere accesso a incentivi per l’efficientamento energetico.

Questo tipo di soluzione, inoltre, risulta essere molto utile non soltanto per i privati ma anche per le aziende, che possono ottimizzare i processi produttivi attraverso strumenti come questo.

3. Strumenti software di analisi energetica

Esistono anche alcuni strumenti software specifici per il monitoraggio energetico nelle proprie case. Un esempio è rappresentato da ZEnergy, la soluzione software di Asset Energy Management per la raccolta e la gestione intelligente delle informazioni energetiche ed ambientali per gli impianti industriali, gli immobili e per le strutture in genere. 

Questo software permette alle organizzazioni di risparmiare sui costi attraverso il monitoraggio dei consumi energetici e l’utilizzo razionale delle risorse collegate all’impiego degli asset. Esso monitora e analizza i consumi effettuando così una diagnosi energetica assicurandoci il mantenimento dell’efficienza riguardo al consumo di energia elettrica, energia termica, gas, acqua, aria, ecc. Tra i software attualmente disponibili per il monitoraggio dei consumi energetici vale inoltre la pena ricordare anche usBIM.maint, una risorsa attraverso la quale è possibile ridurrre fino al 90% il tempo dedicato all’analisi dei dati, identificando con maggior facilità delle possibili strategie efficaci per ridurre i consumi energetici.

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