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La competenza dell’educazione finanziaria: Un fondamentale strumento per il successo

stampa di dollari

In una fase storica contrassegnata da crisi geopolitiche, politiche monetarie sempre più restrittive e tasso di inflazione galoppante, avere una buona competenza finanziaria può aiutarci a gestire e programmare le nostre risorse finanziarie, sia a livello personale che familiare. Avere una buona base di partenza quando si tratta di educazione finanziaria, ci viene in soccorso quando navighiamo in acque agitate e l’instabilità la fa da padrona. 

Cos’è l’educazione finanziaria?

Una definizione illuminante di educazione finanziaria la fornisce l’OCSE, che la identifica con un processo attraverso il quale i consumatori, i risparmiatori e gli investitori migliorano le loro capacità di comprensione dei prodotti finanziari e dei concetti base, mediante informazioni, istruzioni e consigli, sviluppando così l’attitudine a comprendere e valutare in maniera opportuna i rischi ed effettuare scelte informate, valutando di volta in volta le scelte e le azioni da intraprendere “per migliorare il proprio stato e il livello di protezione”.

In tema di “educazione finanziaria”, il nostro paese non brilla affatto, come conferma un rapporto Edufin 2022, elaborato da Doxa, che ha rivelato come le conoscenze finanziarie degli italiani rimangono ben al di sotto della sufficienza. Questa scarsa competenza coinvolge anche i soggetti che hanno un livello di reddito e di istruzione più elevato. 

Per fare un esempio pratico, circa 7 italiani su 10 sanno cos’è esattamente l’inflazione, ma solo il 50% degli italiani conosce i concetti di diversificazione e relazione rischio rendimento. La media italiana delle persone con una competenza finanziaria elevata è del 44,3%. Una media che si abbassa molto tra i residenti al sud e tra le donne. 

La tendenza ad ignorare i concetti base dell’educazione finanziaria sono i soggetti con un basso titolo di studio e gli under 34. Proprio la scarsa preparazione dei più giovani rimane il vero campanello d’allarme che non fa presagire un futuro radioso per il nostro paese e che chiama in casa il ruolo della scuola moderna, troppo inadeguata a fornire le più elementari basi dell’educazione finanziaria. 

Secondo una indagine svolta da OCSE Pisa, uno studente su cinque non possiede le competenze minime necessarie per prendere decisioni finanziarie responsabili e informate. La scarsa cultura finanziaria espone le persone al rischio di non saper fronteggiare eventi imprevedibili e inattesi come la riduzione o la privazione del reddito. Senza una adeguata competenza economia, l’intero paese ha poche chance di innovare e prosperare. 

Educazione finanziaria, uno strumento prezioso per affrontare la vita quotidiana

Una pessima educazione finanziaria non ha ricadute solo sull’aspetto meramente culturale di un individuo, ma ha delle conseguenze anche sula gestione quotidiana di risparmi e investimenti.  Coloro che non possiedono conoscenze finanziarie sufficienti, hanno grosse difficoltà nella gestione del bilancio familiare, e rischiano frequentemente di non arrivare a fine mese. E’ inevitabile che, in questo contesto, la situazione finanziaria venga vissuta con maggiore ansia.

Chi possiede un’adeguata educazione finanziaria riesce a gestire e investire il proprio denaro in maniera più consapevole e proficua: una caratteristica fondamentale soprattutto in un contesto storico-economico in cui l’inflazione ha abbassato il potere d’acquisto dei salari. Come conferma anche il rapporto Ocse, una buona conoscenza finanziare rende gli individui meno esposti alle imprevedibili condizioni del mercato e consente di affrontare anche i momenti di criticità con minore ansia. Chi ha una buona cultura finanziaria riesce a districarsi tra gli investimenti finanziari e necessita di minor tempo per risolvere problemi economici. L’unico dato positivo che emerge è la consapevolezza da parte degli italiani della necessità di una maggiore educazione finanziaria. Il 90% degli intervistati si è dichiarato infatti favorevole all’introduzione dell’educazione finanziaria nelle scuole

I benefici legati ad una buona cultura finanziaria

Coloro che hanno una buona educazione finanziaria sanno gestire in maniera consapevole il proprio patrimonio. Per raggiungere i propri obiettivi finanziari occorre conoscere gli strumenti finanziari esistenti e informarsi adeguatamente sui prodotti finanziari e sulle opportunità presenti. Chi conosce i processi finanziari sa anche percepirne i rischi e sa compiere scelte corrette di risparmio e investimento. 

Può anche difendersi adeguatamente da eventuali truffe e sa esercitare i propri diritti in ambito finanziario. Insomma, è una chiave di volta per gestire le proprie finanze in maniera ottimale, prevedendo o anticipando i rischi e gestendo con oculatezza il proprio patrimonio soprattutto quando le acque sono agitate e le certezze vengono meno. 

Educazione finanziaria e gestione delle crisi

La recente emergenza Covid-19 che ha avuto un impatto notevole sui bilanci familiari degli italiani, ha messo a nudo ancora di più la scarsa alfabetizzazione finanziaria delle famiglie italiane. In questa fase è emersa una grave fragilità economica. In epoca pre-COVID, secondo alcuni sondaggi, oltre il 36,6% degli italiani non possedeva risorse sufficienti ad affrontare più di due mesi senza reddito. E addirittura due famiglie su dieci hanno dichiarato di non avere disponibilità finanziarie per affrontare un mese senza reddito. 

Tra coloro che possiedono i mezzi per “coprire” una carenza di reddito almeno fino a sei mesi vi sono i laureati (39,1%) e gli over 65 (39,9%). Quando il livello di istruzione o l’età si abbassa, le criticità emergono in maniera più chiara e le difficoltà economiche crescono. Ecco perchè potenziare l’educazione finanziaria è diventata ormai una vera e propria priorità.

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